La pietra
La pietra leccese è una roccia calcarea di origine sedimentaria che viene ricavata dai bacini estrattivi di Cursi, Maglie e Melpignano da cave a cielo aperto. La materia tenera e porosa, ma anche resistente e compatta è quella che i grandi maestri del barocco hanno utilizzato per realizzare le più grandi opere architettoniche che il Salento vanta e per cui è conosciuto nel mondo, la stessa che permette agli artisti e architetti contemporanei di mettersi alla prova in progetti sempre nuovi e dai linguaggi più diversi. Una pietra che rappresenta la più grande risorsa economica e culturale del nostro territorio e che raccoglie attorno a sé l’identità culturale di un popolo che da sempre ha riconosciuto nella bellezza il suo più grande valore.
Il bacino estrattivo della pietra leccese appartiene ad un’area localizzata al di sotto del 40° parallelo di
latitudine boreale.
Negli ultimi decenni l’estrazione del
materiale lapideo avviene da cave a
cielo aperto in cui il piano di coltivazione viene impostato dopo aver
spianato il banco roccioso affiorante e dopo aver eliminato la crosta
superficiale, detto “cappellaccio”. Il
sistema di scavo è detto “a fossa” e
negli ultimi decenni si giova dell’ ausilio di opportuni mezzi meccanici
che si sono sostituiti alla forza delle
braccia dei cavamonti.